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Signori architetti
che fate progetti
precisi e perfetti
di case e palazzi,
di torri e terrazzi,
di seminterrati,
di interi isolati,
di grandi cantieri,
di enormi quartieri…
che bravi che siete!
E già lo sapete.
Talvolta però
scusate un po’
siete anche distratti.
Scordate, difatti,
che in quei palazzoni
di quei quartieroni
ci debbono stare,

coi grandi abitare
bambini a dozzine.
Si gioca… sul tetto
nel vostro progetto?
Un pezzo di prato
L’avete lasciato?
Su, siate gentili,
fate anche cortili.
Pensateci un poco
ai campi da gioco…
Lasciateci appena
lo spazio, che poi
a far l’altalena
pensiamo da noi,
sarà cura nostra
farci anche una giostra.

La poesia di Gianni Rodari mi riporta indietro nel tempo. Ai campi impolverati dove da ragazzini tanti di noi si sono sbucciati le ginocchia, agli spazi, alla bellezza della nostra città. Oggi guardo i miei figli e non vedo per loro gli spazi dei quali la nostra generazione ha beneficiato, quegli spazi sono stati devastati da orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative assecondate da una classe politica che oggi dice di essere il cambiamento. Sì, è vero questa classe politica che regna incontrastata da decenni è stata il cambiamento. Ha prodotto mostri dell’edilizia, senza un criterio, a danno di Benevento e dei suoi cittadini. Ho vissuto sin da ragazzo ogni centimetro, ogni vicolo, ogni piazza, ogni monumento di questa città che la rendono unica e bellissima. Anche quando per un periodo di tempo ho vissuto al nord, ho portato con me l’entusiasmo, l’orgoglio, la vivacità e la voglia di emergere dei Sanniti. Ma soprattutto ho sempre esaltato i miei luoghi, quei luoghi dove sono nato e cresciuto, nonostante il susseguirsi di amministrazioni chimeriche che hanno portato ad una gestione scellerata dei beni di questa città. Mai una politica volta a fare di Benevento una vera “Smart City”.

Da giovane con i miei amici eravamo soliti parlare di cosa avremmo potuto fare un giorno per migliorare questa città, affascinante ma martoriata da sempre dalla mancanza di vere politiche per l’ambiente urbano, una politica che valorizzasse non solo la grande cultura della città ma tutte le sue bellezze naturali. Da ragazzo ricordo con vergogna l’immondizia che “abitava” i due fiumi che bagnano la nostra città e ad oggi niente è stato fatto per rendere vivibile quelle zone. Le contrade che puntualmente ad ogni legislatura vengono menzionate solo per fini elettorali sono poi abbandonate e i loro abitanti abbandonati fino alla successiva. Avete mai girato per queste contrade? Avete mai passeggiato con i vostri figli per questa città? Allora non c’è bisogno di dire che tutte le promesse di sviluppo fatte sono rimaste tali. Da sempre, Benevento vede le migliori menti andar via, nonostante la presenza di un’università tra le migliori d’Italia. Appare chiaro che vi è una mancanza di sinergia tra università e mondo del lavoro. Da ragazzo Benevento ai miei occhi era bellissima, ma oggi da ragazzo un po’ cresciuto, da padre di famiglia ho imparato a dire che Benevento non mi piace ed è per questo che ho imparato ad amarla! Come disse Paolo Borsellino della sua Palermo “il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare.”

Se continuiamo a lasciare la gestione della città al cinismo e all’aridità di chi viene eletto con voto di scambio per favori ricevuti o da ricevere, se ci lasciamo corrodere dall’individualismo e dal servilismo, passo dopo passo la bellezza e la cultura svaniscono. Come figlio di Benevento ho deciso di sostenere Angelo Moretti come candidato sindaco e di lavorare sui programmi del gruppo “Europa Verde – Verdi / PER le persone e la comunità”. Abbiamo l’ambizione di rendere questa città intelligente ed ecosostenibile, una città a misura di famiglia che sfrutti le tecnologie abilitanti oggi disponibili in grado di supportarne e facilitarne il processo di trasformazione. Con la giusta applicazione delle nuove tecnologie è possibile ridurre l’inquinamento da CO2, è possibile intervenire sulla gestione dei consumi energetici ottenendo, attraverso il monitoraggio, un consumo considerevole. È possibile pensare alla pulizia dei fiumi, alla realizzazione di nuove piste ciclabili, di nuove aree verdi e parchi giochi per bambini come, ade esempio, nel mio rione di nascita la “spina verde”. È possibile rimediare all’incuria che ha devastato il Rione Libertà. È possibile fornire illuminazione stradale connessioni Wi-Fi e asfaltare le strade della contrada Morra e della contrada Corvacchini. Una nuova gestione della cosa pubblica, che abbia a cuore il singolo cittadino, renderà possibile ottimizzare il recupero di vecchi edifici, la situazione di rifiuti, la qualità dell’aria. Il presente ci sta insegnando che se non lo si affronta in “direzione ostinata e contraria” questa meravigliosa città continuerà ad essere oscurata dai singoli protagonismi, celata dietro l’assuefazione tipica del “panem et circenses” e non sarà in grado di reagire alle necessità che il futuro ci impone.

Non è l’ennesima utopia, nei bambini, nelle donne e negli uomini devono rimanere vivi la curiosità e lo stupore e devono essere accantonate l’abitudine e la rassegnazione. Se vi chiedete se è il momento la risposta è: Ora sì con le donne e gli uomini della coalizione ArCo e Angelo Moretti sindaco.

Lucio Di Filippo
Content Management Specialist
Candidato per Europa Verde – Verdi
alle Amministrative del Comune di Benevento
Coalizione ArCo a sostegno del candidato Sindaco Angelo Moretti