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Forum Peacebuilding, Bologna

Quest’anno come portavoce del Mean, insieme a Marianella Sclavi e a Paolo Bergamaschi, partecipo al Bologna Peacebuilding Forum analizzerà e discuterà la possibile traiettoria della pace nel continente europeo, dal Mediterraneo al Caucaso. La guerra in Ucraina ha generato uno sconvolgimento impressionante in Europa e i suoi effetti stanno rimodellando la pace globale e la governance della sicurezza. I sostenitori della pace hanno dovuto conciliare la solidarietà verso l’Ucraina e la richiesta di soluzioni diplomatiche.

Le organizzazioni internazionali, dall’OSCE all’ONU, hanno faticato a trovare il loro ruolo nella crisi e finora sono rimaste marginali. Questa marginalità potrebbe rimodellare l’intero sistema multilaterale di pace e sicurezza. Allo stesso tempo, l’Unione europea ha chiaramente definito la sua posizione e il suo ruolo. Tuttavia, le sue scelte influenzeranno la sua capacità finanziaria e politica di costruire partenariati con paesi dal Nord Africa al Sud-est asiatico, dal Caucaso all’Africa meridionale.

Sono in discussione o stanno prendendo forma nuovi formati multilaterali, come la Comunità politica europea che riunisce 44 paesi del continente eurasiatico. Il Forum offrirà l’opportunità di analizzare questi scenari e le possibili traiettorie future, compreso il modo in cui le organizzazioni della società civile e le società si stanno adattando e quale ruolo possono svolgere in futuro. Il Forum discuterà anche di come la guerra in corso in Europa abbia avuto un impatto sul resto del mondo e sulla capacità e sugli strumenti dell’UE per lavorare per la pace all’estero.