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Ho letto la lunga reprimenda dell’Organismo Straordinario di Liquidazione (OSL) circa le azioni di boicottaggio operate con perseveranza dall’Amministrazione comunale di Benevento guidata da Clemente Mastella.


Nonostante fosse un fatto tristemente risaputo da qualche anno per chiunque avesse un rapporto contrattuale pregresso con il Comune di Benevento, non possiamo nascondere il rammarico e lo stupore per il  comportamento amministrativo a cui l’Ente locale è stato costretto a piegarsi in questi ultimi 5 anni.Un comportamento indecoroso di cui si sono resi responsabili sia la Giunta che i Dirigenti.


Dalla lettera dell’OSL emerge infatti che Mastella ha voluto dichiarare il dissesto agli inizi del 2017, senza mai fornire dati contabili, collaborazione, sede di lavoro e personale ai tre esperti  dell’Organo Straordinario incaricati dal Ministero di accertare crediti e debiti. E non basta, perché Mastella, che di fatto non ha consentito a OSL di stabilire quali siano veramente le condizioni finanziarie del Comune di Benevento, ha chiesto al Ministero di sostituire i tre esperti. 


Tutti gli operatori economici della città sono stati messi in una condizione di sospensione dei propri crediti per anni e senza alcuna chiara procedura di liquidazione; il welfare della città è rimasto bloccato al palo per cinque anni; la manutenzione del verde e delle strade è scesa ai minimi termini, con le conseguenze che tutti abbiamo visto ieri sera con il temporale.
Mastella ha scelto di blindarsi per cinque anni dietro lo scudo del dissesto per non governare e non assumersi alcuna responsabilità nei confronti della città. Fino ad agosto 2021, allorché le casse comunali si sono aperte per inaugurazioni,  rattoppi alle strade, improvvise progettazioni al solo scopo di recuperare consenso un mese prima delle elezioni.
La lunga relazione dell’OSL è un atto di accusa dettagliato a Mastella, ne terranno conto sicuramente il Ministero, la Prefettura e forse anche la magistratura, ma adesso ne devono tener conto gli elettori.