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Durante il giorno dello spoglio, abbiamo capito nella metà del pomeriggio di essere la terza forza politica della città ed abbiamo subito realizzato che l’unico nostro grande risultato sarebbe stato: vincere abbastanza non solo per entrare con un gruppo in Consiglio Comunale ma anche per mandare Mastella al ballottaggio ed impedirgli la vittoria al primo turno.
Alla fine della notte avevamo raggiunto entrambi i risultati. Il nostro 14%, i nostri 5000 voti, di cui siamo infinitamente grati, sono serviti a fermare l’avanzata dell’esercito mastelliano, mentre Manfredi a Napoli vinceva al primo turno.
Nel 2011, allo scadere del primo mandato, la città confermò direttamente al governo Fausto Pepe senza passare per il ballottaggio, questa volta per Mastella sembrava scontata la sua conferma vista la mole delle truppe schierate, ma non è andata così, grazie ad ArCo.
Come forza politica innovativa e nuova potevamo fermare qui la nostra corsa e goderci il risultato: abbiamo conquistato due seggi in consiglio comunale, gli stessi raggiunti dal Movimento 5Stelle nel 2016, che all’epoca era un movimento nazionale in forte ascesa.

Se il ballottaggio fosse avvenuto tra Luigi Diego Perifano e Rosetta De Stasio, la sinistra e la destra storiche di questa città, non avremmo preso alcuna parte, ma avremmo semplicemente portato avanti il nostro percorso politico dentro al Consiglio comunale. Ma la storia non è andata così e questo ci chiede un supplemento di impegno e di riflessione.
Perifano e Mastella sono uguali perché vengono dai sistemi politici del passato di questa città?
Noi di Civico22 e di ArCo ci siamo interrogati ed abbiamo concluso all’unanimità che non sono affatto uguali.
Perifano non ha mai avuto segretari provinciali condannati per camorra e non insulta i suoi avversari con linguaggi triviali, non ha affidato ad una ditta di Gricignano d’Aversa un mega appalto per una megaparcheggio al Terminal, fermato solo dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, non ha chiamato a casa i nostri elettori ed i nostri sostenitori per intimidire la loro partecipazione politica ad ArCo, come ha fatto il sindaco uscente.
Perifano non ha mai detto al telefono a qualcuno che “era un uomo morto” per ragioni di incarichi ospedalieri, come la procura ha riportato nelle intercettazioni sul sistema mastelliano.

Mastella non ha mai chiarito alla città che rapporti avesse con Nicola Ferraro, ex segretario provinciale Udeur di Caserta e consigliere regionale dello stesso partito, a cui ad ottobre 2020, a seguito della condanna confermata in corte d’appello sono state confiscate tutte le finanze e gli immobili.
Si legge dalla pagina di Fanpage.it
“Confisca di beni per un totale di 4 milioni di euro nei confronti di Nicola Ferraro, ex consigliere regionale in Campania e imprenditore nel settore del trattamento di rifiuti, condannato dalla Corte di Appello di Napoli per concorso esterno in associazione mafiosa per i suoi rapporti con il clan dei Casalesi. Gli agenti della Polizia di Stato e gli uomini della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Caserta hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo di beni, disseminati tra Campania e Lazio, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Questura di Caserta: sotto sequestro sono finiti anche le indennità e il vitalizio percepito in quanto ex consigliere della Regione Campania.Secondo quanto hanno appurato le indagini che, nel 2015, hanno portato la Corte d’Appello di Napoli alla condanna, Nicola Ferraro, almeno dal 2000 in poi, ha asservito la propria attività imprenditoriale e politica al clan dei Casalesi – fazioni Schiavone e Bidognetti – ricavandone in cambio sostegno elettorale, nonché tornaconto per la propria affermazione come imprenditore nel settore dei rifiuti. Gli inquirenti hanno appurato come Ferraro abbia svolto, negli ultimi 20 anni, fungesse da tramite tra gli enti locali e la criminalità organizzata, affinché quest’ultima potesse beneficiare di appalti e contributi pubblici”.
Continua su: https://www.fanpage.it/…/rapporti-con-i-casalesi…/
https://www.fanpage.it/
Non solo.

Mastella è il Sindaco uscente che ha fatto sprofondare la città nell’incuria e nel degrado.
Durante la sua drammatica sindacatura sono stati chiusi plessi scolastici, Silvio Pellico e la Bosco Lucarelli, lasciati all’abbandono più totale nel rione più popoloso di Benevento, è stato fatto marcire il verde urbano, abbattere il palazzo Inps, è stata totalmente distrutta una mediateca appena realizzata e lasciata marcire per cinque anni, è stato abbandonato il Malies ed il Parco Cellarulo, non ha aperto uno dei tanti teatri chiusi, ha promesso cose mai realizzate nelle contrade, ha promesso ancora una fabbrica di scarpe ed una catena multinazionale come solito specchietto per le allodole, non ha risolto un solo problema in materia di acqua o di lavoro per l’uguaglianza sociale in città.
Il risultato di questo totale abbandono è che in questi cinque anni di governo la droga è aumentata a cifre da capogiro e Benevento è diventata piazza di spaccio di interesse per la camorra napoletana, nonostante la forte diminuzione del numero dei giovani in città. In questo sfacelo pedagogico non è un caso che il Centro Storico come i Rioni siano divenuti scenari consueti di risse e movide fuori controllo e le automobili vengano fatte saltare di tanto in tanto.
Potevamo stare a guardare lo scontro tra gli elefanti contenti del nostro piccolo e significativo risultato, ma noi non siamo politicanti e traffichini che ambiscono ad una loro comoda comfort zone, siamo cittadini uniti di questa amata Benevento e tra una forza tradizionale del sistema politico beneventano, con a capo un avvocato onesto, preparato e capace di dialogare con il rigore istituzionale che si deve alla carica di un Sindaco, quale è Luigi Diego Perifano, e il baratro della città a cui ci condannerebbero altri cinque anni di mastellismo, abbiamo scelto da che parte stare, in cambio di niente.
La nostra piccola storia continua con i laboratori di Civico22 e non si svende a nessuno, ma non nascondiamo le nostre matite e diciamo apertamente da che parte stiamo!

Ci sono momenti della storia in cui le tattiche identitarie non servono a nulla, serve la trasparenza e la militanza, e noi da militanti beneventani ieri abbiamo gridato alla città che tra Perifano e Mastella, noi siamo per la città! E quindi con Perifano per mandare a casa Mastella, speriamo per sempre.

Invitiamo i beneventani ad andare tutti al ballottaggio e votare con gioia per la liberazione della città da questo consumato uomo di potere per aprire una stagione politica nuova in cui anche Civico22, anche ArCo faranno la loro parte.

Nel 1946 i beneventani, che pure non erano mai stati né dei Borboni né dei Savoia, votarono per la monarchia contro la Repubblica. Oggi invitiamo tutte e tutti a fare un gesto nuovo, iniziamo una nuova storia di questa città, liberiamoci dai Mastella!