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Il tentativo maldestro e malriuscito de Il Vaglio – Il Vaglio.it di paragonare l’ex assessore Patrizia Maio alla viandanza di Claudio Mosè Principe, ai tanti consiglieri Mastelliani oggi passati con Alternativa per Benevento ed al maestro sommo della viandanza politica in Italia, Clemente Mastella, è un dato importante per leggere bene cosa sta avvenendo nella prossima tornata elettorale (leggi qui articolo).

Due parole su Patrizia Maio sono importanti da spendere, come racconta lei stessa è una imprenditrice che per due volte ha dato una mano alle liste elettorali del PDL prima (2011) ed a Forza Italia dopo (2016) pur non avendo mai avuto incarichi di partito né aver mai espresso una particolare militanza, semplicemente fu convinta a partecipare in quelle liste da amici che la stimavano e la sostenevano come donna libera e intraprendente. Nel 2016 ebbe un risultato importante sfiorando i 280 voti di preferenza.

Ciò che che però è accaduto nel 2018 è la vera cifra politica di Patrizia Maio, che Il Vaglio subdolamente omette. Patrizia Maio mette fine al suo assessorato perché non condivide le manovre Mastelliane sul Welfare, in particolare sulla gestione dei centri di accoglienza per migranti e delle decisioni prese sull’unico centro per disabili della città. Di fronte alla constatazione di non poter davvero incidere sullo sviluppo delle politiche sociali e vedendosi isolata dai suoi compagni di partito sia nella sezione cittadina che in Consiglio Comunale, sceglie di dimettersi pur di non essere complice dello scatafascio in cui è caduto il welfare urbano e negli affidamenti vari che furono perpetrati a soggetti non beneventani. Un’unica associazione si muove a sostenerla con forza, nonostante la sua distanza siderale da Forza Italia , ed è Altrabenevento.

Durante questo periodo di latenza Patrizia sceglie di stare ancora in un partito di destra ma che sia all’opposizione di Mastella e questo partito è la Lega, ahimè per quanto mi riguarda, ma certamente non per fini personali o ideologici, visto che Patrizia è stata una delle assessore più determinate nella buona accoglienza dei migranti, occupandosi personalmente delle ispezioni delle case gestite dal Comune di Benevento, come fa una buona imprenditrice impegnata in politica. Tre anni dopo, nel 2021, l’ex assessora si candida con grande coraggio esattamente nella lista composta da quell’unica associazione della società civile che ebbe il coraggio di difenderla a tempo debito, quando i fatti stavano accadendo. Che cosa fa un giornale che dovrebbe essere di matrice progressista e “laico” in tutti sensi? Invece di plaudire al coraggio di questa donna che scende in campo abbandonando la comforte zone dei partiti, coglie l’occasione per provare a gettare un po’ di fango contro una coalizione che ha una chiara trazione civica, composta da cittadini di diverse estrazioni culturali e professionali che hanno deciso di scendere in campo mettendo al centro non le tattiche e gli equilibri del potere partitico beneventano, a cui anche i 5Stelle fanno ormai la riverenza, ma i legami civici. Il Vaglio prova a dire che anche nella coalizione #ArCo #arteficidicomunita si annida la viandanza, per un tentativo disperato di riabilitare i tanti viandanti ex consiglieri di maggioranza fino ad un anno fa che stanno affollando le liste di Alternativa per Benevento. Facendo questa operazione così forzosa e posticcia quel giornale molto stimato anche da molti di noi, ma ancorato come non mai ai diversi estabilishment beneventani, aiuta la lettura di ciò che sarà davvero la sfida di ottobre: un voto tra il ceto politico da un lato e le organizzazioni della società civile dall’altro, persone che condividono il legame di essere “cives”, che costruiscono una visione di città e non hanno nessun equilibrio tra forze e pacchetti elettorali da dover mantenere. Da un lato ci sono flotte di centinaia di candidati che ogni cinque anni come una liturgia di battenti si prestano a riempire le liste e dall’altra candidati che, come Patrizia, hanno testimoniato con le loro vite ed il loro impegno professionale , in questo caso con la forza di una donna straordinaria, l’amore politico per Benevento, fuori dagli schemi e dalle viandanze che hanno affossato questa città.

Non ci resta che ringraziare Il Vaglio.