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Oggi in studio, ospiti per la rubrica del Riformista Tv ‘Sotto Torchio’, intervistati da Aldo Torchiaro, ci sono Marco Bentivogli, leader sindacale, segretario generale della Fim-Cisl ed è il fondatore di Base Italia, una start up civica indipendente, e Angelo Moretti, a capo del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta.

Aldo Torchiaro: “Benvenuto Marco, parlaci di Base Italia”

Marco Bentivogli: “Base Italia è qualcosa di inedito, una start up civica indipendente. In questo periodo c’è una grande necessità di lavorare sulla crisi della rappresentanza, quella sociale, quella politica, quella civile bisogna ricostruire dei luoghi, degli spazi indipendenti, che siano da ‘lievito’, facciano da integratore alla partecipazione dell’individuo. Non stiamo parlando di un nuovo soggetto politico, quanto piuttosto di occuparsi in modo aperto di politica, di impegno sociale e civile e farlo con quel tipo di credibilità che sia in grado di dare forza alla rigenerazione della politica. E’ la reputazione della politica che deve ritornare ad essere un elemento importante nella vita di ognuno di noi”.

Aldo Torchiaro: “Marco Bentivogli sarà protagonista di una spedizione di pace in Ucraina, con alcuni volontari del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta. Cosa farete?”

Bentivogli: “Il protagonista principale di questa iniziativa è Angelo Moretti, che è stato in quell’ambito un grandissimo federatore di moltissime associazioni, ben 35, per affermare alcuni principi e entrare in questa vicenda dell’invasione dell’Ucraina con un punto di vista ulteriore, che non neghi i principi dell’autodeterminazione del popolo ucraino e della resistenza che è stata costruita per resistere a questa aggressione da parte di Putin e per ribadire che i governi
devono ricostruire dei momenti di dialogo sul cessate il fuoco e per arrivare alla pace il prima possibile. La spedizione, si parte il 10 a notte da Cracovia, sarà concentrata sull’incontro delle società civile, quella ucraina, e quella Italia, con circa 150 attivisti che si concentreranno per capire come coinvolgere tutte le organizzazioni della società civile”.

Torchiaro: “Angelo Moretti, chiamato in causa da Bentivoglio, è ora in collegamento con noi da Napoli. Ci vuoi raccontare cosa andrete a fare, qual è lo spirito dell’iniziativa?”

Angelo Moretti: “Sì, lo spirito è ben espresso da Marco Bentivogli quando parla di rappresentanza. C’è un incontro tra governi lì, il governo europeo, ci sono dei tavoli di diplomazia che purtroppo sono falliti e tavoli che speriamo riprendano a funzionare. Ma noi, società civile, non possiamo stare solo a guardare. Devono scendere in campo i popoli, le amicizie tra i popoli. Quindi andare lì, ‘mettere le gambe’ al pacifismo. E finché noi saremo a casa, immobili, l’unica solidarietà che loro sentiranno sarà quella delle armi o delle sanzioni. Inoltre, quando le tregue arriveranno – e arriveranno di certo – dovremo essere tutti preparati, perché quando c’è una tregua, di solito, c’è anche una guerra endemica, di confine. Bisogna, dunque, progettare insieme agli ucraini cosa accadrà quando arriverà la tregua. Noi chiediamo all’Europa di essere leader della pace: siamo una forza diplomatica che ha mantenuto la pace per settant’anni e ora l’Europa dovrebbe giocare un ruolo principale nella realizzazione della pace. Inoltre, noi crediamo che la guerra scoppiata nel 2022 sia il prosieguo della guerra scoppiata nel 2014 e noi siamo stati troppo tempo a guardare. Quando c’è stata l’aggressione della Crimea, del Donbass, ecco, se fossimo intervenuti allora forse adesso avremmo uno scenario diverso”.

Bentivogli: “C’è stata spesso una narrazione da parte dei media su un’Italia che era quasi ‘infastidita’ dalla guerra, non preoccupata, ma infastidita che questo conflitto avesse uno sconfinamento nel benessere dalla vita di tutti i giorni. Anche per questo è emersa questa divisione, un po’ sciocca, tra guerrafondai e pacifisti, che credono che la pace sia la resa del popolo nei confronti dell’invasione. Questa iniziativa è tutt’altro, è dire che su queste cose bisogna metterci sé stessi, perché la pace è un valore che deve essere garantito”.

Torchiaro: “Ma parliamo di quello che sta accadendo nel nostro governo. I 5Stelle, con Conte, minacciano di uscire dalla maggioranza. E’ una pantomima o c’è del vero?”.

Bentivogli: “Mah, non so quanto ci sia di vero. In realtà Conte e i 5s non hanno grande credibilità nel chiedere il disarmo; per certi aspetti si vede che molte cose su cui insiste Conte sono strumentali.

Torchiaro: “Il reddito di cittadinanza, il salario minimo, sono tutti temi su cui discutere”

Bentivogli: “Mah, il reddito di cittadinanza copre una parte di povertà e persone non facilmente qualificabili, ma è stato percepito come welfare elettorale e non si pone come soluzione per combattere la povertà. L’ex governo Conte, bisogna essere onesti, non ha creduto nelle politiche attive così come, però non ci sta credendo nemmeno il governo Draghi (ricordiamo l’Anpal è ancora commissariata).

 

Guarda l’intervista: Il Riformista