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Noi abbiamo deciso da subito di esserci in questa sfida: Civico22 ha svolto tre coordinamenti, molto accesi e partecipati, e abbiamo scelto di esserci senza calcoli aggiuntivi, di esserci con il nome del nostro movimento che si fonda sull’idea che le aree interne hanno una marcia in più, perché sono portatrici di un welfare di prossimità, di uno sviluppo a misura d’uomo che accade nei 22 metri di vicinanza.

Se fossimo rimasti lontani dalla contesa per ragioni di calcolo avremmo tradito la volontà dei nostri elettori, noi siamo persone comuni che hanno deciso di esserci con la propria faccia, con i propri limiti e le proprie forza anche quando il gioco è duro.

Ci aspettiamo di costruire alleanze strutturali e non occasionali e crediamo che anche in questa occasione si può e si debba lottare insieme, anche se altri hanno scelto di non essere attivamente coinvolti.

Un loro disimpegno costituirebbe solo un gran favore agli avversari di sempre, senza alcun vantaggio per l’area a cui insieme apparteniamo.