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La notizia tragica del suicidio di un trentenne nella nostra casa circondariale dovrebbe scuoterci tutti
Non è una vicenda isolata né una questione che riguarda solo chi opera nel penitenziario, è un dramma istituzionale ed umano che ci riguarda tutti. Dal 2003 abbiamo promosso la piattaforma “Libertà Partecipate” per costruire progetti personalizzati di misure alternative per tutte le persone fragili.
Da ottobre, se sarò eletto Sindaco, ancora più di quanto facciamo oggi come rete nazionale, sarò impegnato anche come Comune di Benevento a fare squadra urgentemente con la direzione del Carcere e con il personale e soprattutto essere vicini alle famiglie e ai detenuti perché la pena sia rispettosa della nostra Costituzione e perché le fragilità psichiche abbiano servizi migliori di prese in carico, come il metodo dei Budget di Salute.
Non c’è più tempo da perdere, dobbiamo agire per superare il muro di cinta che ci divide e far sentire che siamo un’unica comunità.

Le foto che condivido sono estratte dalla Relazione annuale del Garante dei Detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello, con il quale mi onoro di condividere azioni e progetti da anni.
Nel report, la campagna Amici di Pen(n)a – che abbiamo fatto come Civico22 durante la pandemia per alleviare la solitudine dei detenuti, ai quali erano negate anche le visite dei parenti, con effetti devastanti che abbiamo letto – è stata indicata come una delle due uniche attività di relazione detenuti-territorio, insieme a quella della Associazione Exit Strategy.

Per saperne di più sul mio impegno nei percorsi di uscita dalla detenzione:
https://www.radioradicale.it/scheda/497996 (“Il Miracolo di Benevento”)

https://www.radioradicale.it/scheda/529997 (Il progetto Libertà Partecipate)