Ho letto il Sesto Report che l’IPCC – l’Intergovernmental Panel on Climate Change, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici – ha chiuso e diffuso il 9 agosto 2021.
I 234 scienziati provenienti da 66 paesi che hanno firmato il rapporto hanno scritto che per evitare effetti catastrofici e irreversibili è necessario non superare l’aumento della temperatura media globale – causata dalle emissioni di gas serra come la CO2 e il metano – di 1,5 gradi centigradi cosa che invece pare sia vicina già entro i prossimi venti anni.
Il sistema di produzione e consumo che va sotto il nome di turbocapitalismo è ormai andato fuori dalla zona della compatibilità con l’equilibrio climatico.
Innovazione, energie pulite ed economia circolare: il “Green deal” europeo voluto da Ursula Von der Leyen e da 27 paesi europei ha indicato la strada. Ma tutti, anche da Benevento, dobbiamo lavorare insieme su un impegno condiviso e un’azione comune: non è una “moda” ma un obbligo giuridico sancito dalla legge europea sul clima. E’ necessario costruire economie più resilienti e sostenibili, tutte le grandi economie si devono assumere le proprie responsabilità. Ma le responsabilità sono anche politiche, dai rappresentanti europei ai Sindaci delle città europee, che siano piccole, grandi o medie come Benevento.
Non è più tempo per gli uomini e le donne impegnati in politica di piantare bandierine e far di conto di punti elettorali: dobbiamo essere capaci di un senso di forte responsabilità e dare priorità a ciò che è più importante e fare qualche rinuncia.
Il problema non è solo vincere le elezioni, ma sapere affrontare e risolvere veramente i problemi complessi della vita comune senza sottostare ai diktat delle lobby e senza limitarsi ad accontentare le richieste degli elettori al solo scopo di vedere crescere il proprio consenso.
Benevento può essere di esempio, in questo. Siamo una città media di una area interna e prevalentemente rurale, possiamo farcela ad invertire la tendenza climatica, a partire da un governo della città che punti ad una transizione ecologica seria, impegnativa e che richiede la collaborazione di tutti. Ma che potrebbe avere molti risvolti positivi sotto il profilo dell’economia e del lavoro.
Pochi, i punti:
– pianificare un sistema di mobilità sostenibile che riduca il traffico delle auto potenziando il trasporto pubblico e i collegamenti tra i rioni del centro e tra il centro e le contrade con bus “a chiamata” di piccole dimensioni e ad emissioni ecologiche. Non basta comprare biciclette elettriche e creare punti ricarica, bisogna creare una rete di circolazione intelligente nella quale esse possano camminare;
– puntare all’efficientamento energetico degli impianti di riscaldamenti;
– puntare all’efficientamento energetico degli edifici con l’Ecobonus, ampliando e qualificando gli Uffici comunali di competenza;
– progettare una politica degli affidamenti e della co-progettazione pubblico-privato che sia capace di attuare con efficacia i criteri minimi ambientali e di ecosostenibilità previsti nel codice degli appalti;
– creare comunità energetiche e sistemi di economia circolare.
I vantaggi per Benevento e per noi cittadini sono evidenti: aria più pulita, città più verde, cittadini più sani, minor consumo energetico e bollette meno care, posti di lavoro, tecnologie e opportunità industriali.
In Europa il Fondo sociale per il clima, dotato di uno stanziamento di 72 miliardi di euro, sosterrà i cittadini a basso reddito e semplificherà gli investimenti nelle tecnologie pulite. L’obiettivo è proprio ridurre le bollette dei nuclei familiari vulnerabili e delle piccole imprese, finanziare un’imponente fase di rinnovamento energetico, anche per l’edilizia popolare e lo sviluppo delle energie del futuro, per aiutare i cittadini a investire nell’efficienza energetica, in nuovi sistemi di riscaldamento e raffrescamento e in una mobilità più pulita.
(https://ipccitalia.cmcc.it/climate-change-2021-le-basi-fisico-scientifiche/)